One Hundred Days
Un organo e una batteria lontana, misero riverbero a bassa fedelta’. La notte senza sorrisi vuole i titoli di coda senza attori principali, solo con comparse anonime. La notte semplice e idiota si chiama When your number isn’t up, diffusa lenta e sottovoce – roca fino in fondo – dall’impianto nascosto nei muri della casa ordinata, pulita. E impeccabilmente vuota.
La barba cresce in qualsiasi caso, pur nell’inutilita’ della giornata passata, e comprime le costole nei pori pieni di alcool puro al 99%.
E’ l’anniversario del divorzio. E Gianni decide di vivere la serata a vodka e tonica, vomitando sul divano dalle piume d’oca che lei aveva comprato per loro.
And where are your friends? They've gone away It's a different world, they left you to this To janitor The emptiness So let's get it on When the sun is finally going down, and you're overdue to follow But you're still above the ground
Calpestandosi senza dignita’, parla di se’ di fronte al nulla, perdendo ogni cognizione di spazio e tempo. Vive medio da troppo tempo. Vorrebbe urlare e strapparsi via cuore e budella infiammate e ricominciare a sorridere come quando il sole colava a picco sopra i suoi capelli neri i pari, bianchi i dispari. Vorrebbe tanto da se’, dalle persone che lo circondano. Da Nino, che da quando esce con Jasmine lo caga un po’ di meno. Vorrebbe tanto, avrebbe si’ bisogno di tanto, ma stasera si deve accontentare di un Grande Fratello in televisione, iniziato prematuramente, quasi a sigillare l’estate, e un cd nero e straziante.
Appoggia la testa allo schienale, mentre e’ indeciso se alzarsi per andare a vomitare o meno. Skippa la canzone, mette One Hundred Days e si lascia bagnare le guance da lacrime dolci e senza amore.
4 Comments
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dobbiamo andare a vederlo a novembre a milano.
tanto lo sai chi.
lo so
amore sto per morire…non hai idea di quello che mi e’ successo. Una compilation di sfighe. Vienimi a soccorrere…
forse ci siamo aggiornati
grazie
salute..