La compagnia dei Celestini
Innanzitutto La compagnia dei celestini fa ridere, e molto.
Qui c’è Benni al cubo, i personaggi folli e visionari di Stranalandia che parlano e si muovono in situazioni di periferia degne del Bar Sport.
Il Regolamento unico e segreto del Campionato Mondiale di Pallastrada, poi, è un vero capolavoro, da conservare e rileggere milioni di volte.
La storia gira bene, un ottimo innesco, tiene bene per tutto il romanzo grazie a scene rocambolesche e ha un twist finale davvero notevole.
Avrei dato 4 stelle.
Ma è proprio su quel finale che La compagnia dei celestini guadagna molti punti nella mia personalissima e inutilissima classifica.
Sulle scene finali ci si potrebbe spendere una tesi di comunicazione televisiva e politica, con Benni che critica, sempre con la sua dialettica surreale, tutte quelle aree di potere ormai prive di etica, le logge tipicamente italiane, la fame di guadagno, gli ecclesiasti, la piccola borghesia, chi tradisce gli amici per il facile guadagno, chi con la violenza e con la distorsione dell’informazione ricerca il proprio profitto personale, a scapito di migliaia. E chi è vassallo, chi si china, chi non pensa che allo scoop, le majorettes femminili, i tronisti maschili, il machismo, la drammatizzazione mediatizzata, il ribaltamento del vero.
Il tutto in nome dell’ Egoarca Mussolardi, potente, plurimiliardario, proprietario di 12 emittenti televisive e di una squadra di calcio, con i capelli di un bambino spaventato trapiantati, perennemente abbronzato, circodato da starlette incensate da oscar senza aver mai fatto un film, che non vuole “sottostare a nessuna delle leggi che governano la gente comune”.
Il libro è del 1992.
Credo che ogni commento sia poi superfluo.
Bello, bravo Benni.
Stefano Benni
La compagnia dei Celestini
Feltrinelli
Regolamento unico e segreto del Campionato Mondiale di Pallastrada
Il campionato viene giocato ogni quattro anni da otto squadre di tutto il mondo che si affrontano a eliminazione diretta secondo il regolamento internazionale, e cioè:
1) Le squadre sono di cinque giocatori senza limiti di età, sesso, razza e specie animale.
2) Il campo di gioco può essere di qualsiasi fondo e materiale a eccezione dell’erba morbida, deve avere almeno una parte in ghiaia, almeno un ostacolo quale un albero o un macigno, una pendenza fino al venti per cento, almeno una pozzanghera fangosa e non deve essere recintato, ma possibilmente situato in zona dove il pallone, uscendo, abbia a rotolare per diversi chilometri.
3) Le porte sono delimitate da due sassi, o barattoli, o indumenti, e devono misurare sei passi del portiere. È però ammesso che il portiere restringa la porta, se non si fa scoprire, e che parimenti l’attaccante avversario la allarghi di nascosto fino a un massimo di venti metri. La traversa è immaginaria e corrisponde all’altezza a cui il portiere riesce a sputare.
4) La palla deve essere stata rattoppata almeno tre volte, deve essere o molto più gonfia o molto meno gonfia del normale, e possedere un adeguato numero di protuberanze che rendano il rimbalzo infido.
5) Ai giocatori è vietato indossare parastinchi o altre protezioni per le gambe.
6) Ogni squadra dovrà indossare un oggetto o un indumento dello stesso colore (sciarpa, elmo, berretto, calzerotto, stella da sceriffo) mentre è proibito avere maglia e pantaloncini uguali.
7) Sono ammessi gli sgambetti, il cianchetto, la gambarola, il ganascio, il pestone, il costolino, il raspasega, il poppe, il toccaballe, il calcinculo, il blondin, l’attaccabretella, il placcaggio, il ponte, la cravatta, il sandwich, l’entrata a slitta, l’entrata a zappa, il baghigno, la cornata, il triplo Mandelbaum, il colpo dell’aragosta, lo strazzabregh, il cuccio, il papa, lo squartarau, la trampolina e il morsgotto. Sono proibiti i colpi non dianzi citati e le armi di ogni genere.
8) Nel caso la palla finisca giù per una scarpata in mare o in altra provincia, la partita deve riprendere entro due ore, o sarà ritenuto valido il risultato conseguito prima dell’interruzione.
9) Nel caso in cui un cane o un neonato o un cieco o altro perturbatore entri in campo intralciando o azzannando la palla, egli sarà considerato a tutti gli effetti parte del gioco, a meno che non si dimostri che è stato addestrato da una delle squadre.
10) Il passaggio di biciclette, auto, moto e camion non interrompe il gioco, fatta eccezione per le ambulanze e i carri funebri.
11) Per poter svolgere il campionato nei due sacri giorni come è sempre stato, gli incontri mondiali avranno una durata fissa di ottantasette minuti divisi in due tempi.
12) La regola segreta 12, se applicata, abolisce tutte le precedenti.
13) È permessa la sostituzione di un giocatore solo quando i lividi e le croste occupino più del sessanta per cento delle gambe.
14) Si possono sostituire tutti i giocatori indicati nella lista di convocazione tranne il capitano. I nuovi giocatori dovranno però essere elementi notoriamente degni dello spirito della pallastrada.
Si raccomanda la massima puntualità e l’assoluta segretezza. Vi aspettiamo, ragazzi!